A cosa serve un programma di follow-up post-operatorio
Gli obiettivi di un programma di follow-up post-operatorio sono orientati nell’identificazione di un tumore recidivo o la formazioni di nuove formazioni polipoidi:
- Cancro ricorrente: la chirurgia è il trattamento più efficace per il cancro del colon-retto. Anche quando tutto il tumore visibile è stato rimosso, è possibile che le cellule tumorali siano già presenti in altre zone del corpo. Depositi tumorali microscopici non sono rilevabili al momento dell'intervento, ma possono iniziare a crescere in un secondo momento. La probabilità di recidiva dipende dalle caratteristiche del tumore originario. E’ evidente che trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia tendono a ridurre quanto più possibile questo rischio. Tuttavia in caso di recidiva del tumore, esistono numerose opzioni terapeutiche con alte possibilità di cura.
- Nuovi polipi intestinali: circa uno su cinque pazienti con pregresso tumore del colon svilupperà un nuovo polipo in un secondo momento nella vita. E 'importante rilevare e rimuovere i polipi prima che diventino lesioni cancerose.
Durata del programma di follow-up
La maggior parte delle recidive tumorali vengono rilevati entro i primi due anni dopo l'intervento chirurgico. Pertanto, il follow-up è più frequente in questo periodo di tempo ed, in genere il rischio di recidiva si avvicina a zero dopo cinque anni. Il follow-up dopo cinque anni ha pertanto lo scopo principale di non solo di scoprire quei pazienti che sviluppano nuovi polipi o lesioni pre-cancerose, ma soprattutto di individuare precocemente l’eventuale recidiva locale o a distanza (metastasi) e quindi di trattarla tempestivamente.
La visita di follow-up
Il vostro medico vi visiterà circa ogni tre mesi per i primi due anni, e discuterà i vostri progressi. Il medico farà domande su eventuali sintomi o cambiamenti nelle abitudini intestinali. L’esame obiettivo è una parte routinaria della visita di controllo. Può essere dosato il CEA negli esami del sangue al fine di ricercare una eventuale recidiva di cancro. Il CEA (abbreviazione di antigene carcino-embrionario) è una proteina che si ritrova talvolta elevata nel sangue di individui con cancro colo-rettale. Ulteriori esami di follow-up possono includere la sigmoidoscopia flessibile (un esame del retto e del colon inferiore con un endoscopio flessibile), la colonscopia (esame di tutto il colon con un lungo strumento flessibile), la radiografia del torace , l’ecografia ed la TAC.
Lo screening nei familiari
I parenti stretti di pazienti con cancro del colon e del retto (genitori, fratelli, sorelle, figli), hanno un rischio aumentato di sviluppare questa malattia. Per questo motivo l'ispezione periodica del colon mediante una colonscopia è consigliata al fine di rivelare la presenza di eventuali piccoli polipi. Se i polipi vengono prontamente individuati e rimossi il tumore non può svilupparsi. Altri fattori che aumentano il rischio di sviluppo di polipi o tumori del colon-retto sono i tumori che si verificano in età precoce, e una storia personale di cancro al seno o dell’apparato genitale femminile.
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